Dario Braga

Urbanistica e mobilità al passo con un mondo in crisi climatica, recupero edilizio efficiente e compatibile, tutela dell’ambiente.

Casalecchio ha una geografia particolare – tagliata come è nord-sud ed est-ovest da autostrade e linee ferroviarie e attraversato da un fiume. Non solo il territorio è spezzettato ma anche i percorsi viari vanno spesso a chiudersi davanti a ferrovia, autostrade, fiume rendendo complicata la circolazione. Il traffico veicolare è sostenuto e la disponibilità di parcheggi molto limitata.

Gli interventi urbanistici devono tenere in conto che nuovi insediamenti abitativi comportano / necessitano di servizi (scuole, servizi, trasporti) e impattano sulla viabilità se implicano un aumento nel numero di autovetture.

La revisione del piano di utilizzo delle aree dismesse è una grande occasione per ridisegnare il volto di Casalecchio dei prossimi anni e ridefinirne la popolazione (più giovani, più studenti ecc.).

Più in dettaglio:

  • sostegno a iniziative per la transizione energetica anche in raccordo con la comunità solare di Casalecchio di Reno. Piano di riduzione delle emissioni climalteranti, impianti fotovoltaici su edifici e parcheggi. Patto generazionale sulla conversione a fonti rinnovabili. Per incoraggiare la transizione all’auto elettrica occorrono postazioni di ricarica rapida;
  • consumo di suolo zero e ripristino, laddove possibile, di natura mediante desigillazione del terreno e piantumazione di alberi;
  • mobilità urbana, dopo l’interramento della Porrettana si dovrà puntare sull’interramento della ferrovia e la conseguente prospettiva di utilizzo degli spazi coperti dalla realizzazione dell’interramento. Ogni azione sulla mobilità andrà accompagnata da azioni di analisi delle conseguenze di breve periodo e lungo periodo legati alla ridefinizione di una vasta area del territorio di Casalecchio.
  • nuovi parcheggi: individuare aree di parcheggio da collegare con servizio navetta gratuitoalla zona centrale di Casalecchio. Prevedere la sosta e il parcheggio di camper in area attrezzata;
  • potenziamento dei collegamentiferroviari e tranviari con Bologna in attesa della realizzazione del tram (linea blu). Garantire collegamenti notturni e sicuri per i giovani. Da non sottovalutare la problematica del trasporto pubblico nelle ore serali per consentire una mobilità a chi torna a casa dopo le 20.00 o i collegamenti con il GranReno di fatto inesistenti in tarda serata;
  • abbattimento dell’inquinamento acustico e atmosferico(limite di velocità a 110/h nell’attraversamento autostradale di Casalecchio);
  • consumo di suolo zero, nessun insediamento abitativo in zone a rischio idrogeologico (vedi ex SAPABA), attenta e accurata analisi delle conseguenze degli insediamenti commerciali e gare di idee per nuove modalità, in accordo con le proprietà, per sfruttare le aree da recuperare.
  • revisione del piano urbanistico e del piano di utilizzo delle areeex HATU’, MORINI, NORMA, e OIKOS.  Sorprendente il modo in cui sono state fin qui trattate tutte le questioni edilizie e di rigenerazione di comparti ex-industriali. Sembra mancare una visione d’insieme della città.
  • Ex Pedretti Non si può accettare – nel 2024 – che in un luogo centrale per la vita di Casalecchio – la piazza compresa tra il teatro Betti e la Casa della Conoscenza – venga edificato un palazzo di ben nove piani laddove c’era il Pedretti senza che la cittadinanza sia stata in alcun modo coinvolta. Le soluzioni devono realizzare il compromesso possibile tra le esigenze della proprietà e quelle della città.
  • A Casalecchio servono spazi per i giovani, per la cultura e la formazione e lo svago, servono alloggi, questo sì, ma avendo a mente anche le possibilità di insediamenti di famiglie a basso reddito.
  • E serve una sensibilità urbanistica moderna, al passo con un mondo in crisi climatica ed energetica.

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